venerdì 3 agosto 2007

Quando la non volontà di fare informazione va ben oltre il notiziario comunale…

Io mi sono lamentata del modo in cui l’amministrazione comunale di San Felice non fa comunicazione. Ma tanto ci sarebbe da dire anche per quanto riguarda la stampa locale e il modo in cui i giornali provinciali dimostrano di essere strumento di gestione del potere da parte di pochi.
Vi racconto alcuni aneddoti che ci riguardano da vicino.
Come sapete un ruolo centrale nella vicenda che ha portato alle mie dimissioni lo ha avuto un articolo, a firma di Adonella Palladino, pubblicato dal Giornale di Brescia il 3 dicembre 2006 (non a caso di domenica, quando tanti hanno più tempo per leggere con attenzione il giornale). Articolo nel quale erano riportate le diffamanti dichiarazioni fatte dalla consigliere Berlendis nei miei confronti durante il consiglio comunale del 30 novembre, oltre ad affermazioni scorrette di quanto accaduto in consiglio , a rafforzare ulteriormente le accuse nei miei confronti.
Poi più niente da parte del Giornale di Brescia.
Solo il Besciaoggi pubblicò un articolo, a firma di Elena Cerqui, in cui si parlava delle mie dimissioni, del rimpasto in giunta e del fatto che probabilmente ci sarebbero stati strascichi legali.
Alla fine di febbraio, per l’esattezza sabato 24 febbraio, quando stavano per scadere i tre mesi a mia disposizione per fare un’azione legale nei confronti degli interessati per quanto accaduto alla fine di novembre, squilla il telefono.
È Adonella Palladino, che tutto ad un tratto si era ricordata di me e scoppiava dalla voglia di sapere come fosse andata a finire.
La cosa che più mi fece sorridere (per non dire qualcosa d’altro) fu che lei si disse sorpresa del fatto che io non l’avessi contattata dopo l’uscita dell’articolo. Secondo lei io avrei dovuto chiamarla per dirle che aveva scritto delle baggianate. Nella mia logica lei avrebbe dovuto approfondire un po’ di più la questione prima di prendere per oro colato le baggianate che stava scrivendo.
Alla fine di febbraio però era proprio interessata a capire come stessero realmente le cose, magari per fare un articolo sulla vicenda che riportasse il mio punto di vista, mi disse.
Allora le mandai per e-mail una lettera, in cui spiegai il mio punto di vista sulla vicenda, e le anticipai che il Sindaco mi aveva parlato di imminenti (!) dimissioni del presidente Florioli Avvocato Ambrogio.
Lei rispose alla mia lettera dicendo che i fatti ora le apparivano più chiari.
Io comunque le dissi che avrei fatto una denuncia-querela anche nei suoi confronti per quanto da lei scritto.
E dell’eventuale nuovo articolo nessuna traccia.
Ma la cosa più divertente è che lo stesso giorno mi telefonò Elena Cerqui del Bresciaoggi, per chiedermi notizie circa gli sviluppi della questione che mi riguardava. Mi mandò anche una sorta di intervista a cui dovevo rispondere. Io avevo già pronto quanto scritto per la Palladino e le risposi, parlando anche a lei delle imminenti dimissioni del presidente Florioli Avvocato Ambrogio.
Anche su Bresciaoggi nessuna traccia di articoli che parlassero della questione.
Probabilmente non interessava a nessuno far chiarezza su quanto accaduto, e tanto meno mettere in relazione l’attacco nei miei confronti con le dimissioni di Florioli.
… libera stampa in libero Stato.

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